La scorsa settimana, tenendo fede agli
impegni richiesti dal SIBC, l’Amministrazione ha reso nota l’aggiudicazione
dell'affidamento del “servizio di assistenza sanitaria per il personale” in
favore della Cassa RBM Salute S.p.A..
Secondo quanto comunicato, RBM ha ottenuto
38,50 punti (su 50) per l’offerta tecnica e 50 punti (su 50) per quella
economica. Il punteggio per l’offerta economica corrisponde a un ribasso
dell’11,00% sui contributi posti a base di gara.
In pratica, la RBM ha sbaragliato la
concorrenza con un ribasso di prezzo inusuale, mentre sul piano tecnico ha
mostrato -come si evince dal punteggio assegnato- non poche “lacune”. Tutto ciò
si presta a due considerazioni.
La prima. Per fortuna che, in sede
negoziale, la Banca accolse la nostra obiezione circa i contributi sanitari per
la polizza base e la plus! Senza la clausola da noi sollecitata, oggi quell’11%
di ribasso se lo papperebbe la Banca. Invece, l’accordo negoziale da noi
firmato l’11 aprile 2014 aveva previsto che - a fronte di un contributo annuo
per nucleo familiare di 2.550 euro, di cui la Banca avrebbe coperto fino a 2.460
- “qualora il contributo di
aggiudicazione risultasse inferiore alla quota a carico della Banca [è il
nostro caso, ndr] la differenza verrà
utilizzata per ridurre il contributo dovuto dal pensionato per l’Opzione plus
ovvero verrà riconosciuta in unica soluzione al pensionato sule competenze in
caso di mancata adesione all’Opzione plus”.
In sintesi: non soltanto non dovremo
pagare i 90 euro di “esubero” della base d’asta rispetto al contributo offerto
dalla Banca, ma sarà ridotto il costo della “plus” grazie allo
sconto derivante dal ribasso di offerta in gara. Le cifre esatte, peraltro, le
conosceremo soltanto quando mamma Banca ci farà la grazia di comunicarle.
La seconda. Ancora una volta, l’aspetto
economico è determinante per l’esito della gara. Non a caso, mentre sul
profilo-prezzo la vincitrice ha un punteggio complessivo di 50/50 (il massimo
possibile!), l’altra metà della faccenda (c.d. offerta tecnica) non appare
affatto entusiasmante (38,5 su un massimo di 50). Perché? Difficile, saperlo,
salvo il fatto che i profili tecnici erano suddivisi dalla Banca in quattro fattori: rete
convenzionata (massimo 19 punti), miglioramento di specifiche prestazioni
(massimo 29 punti) call center (max 1 punto) e servizi web (max 1 punto).
In mancanza di informazioni adeguate, c’è
da chiedersi dove si siano registrate carenze tali da togliere ben 11,50 punti.
La rete convenzionata subirà un ulteriore ridimensionamento, dopo l’esperienza
non sempre positiva di Previgen? Oppure non risponderanno mai al telefono,
modello-CSR? O altro?
E’ doveroso che la Banca ci faccia sapere
per tempo, con un’informativa dettagliata, per toglierci il dubbio che - per
risparmiare quattro soldi - si sia scelta un’offerta “non ottimale”. Non
sarebbe la prima volta, come la storia degli appalti anche in Banca insegna (do you rememeber CPL Concordia?). Ma
questo non è certo il tipo di argomento sul quale si possa dire “lo scopriremo
solo vivendo”! Vi terremo informati!