AL PRESIDENTE DELLA
C.S.R.
e, p.c., AL
SEGRETARIO GENERALE DELLA BANCA D'ITALIA
Egregio Presidente,
il piano della Banca d’Italia per la trasformazione in Unità di Servizio
Territoriale di 19 Filiali, secondo quanto deliberato dal Consiglio Superiore,
prevede - fra l’altro - il trasferimento forzoso dei rapporti CSR in essere
presso quelle strutture verso altre Rappresentanze.
Questo piano comporta, in mancanza di auspicabili soluzioni immediate e
alternative, disagi evidenti per il personale della Banca e in particolare per
i pensionati e per tutti gli altri correntisti della Cassa, che non risiedono
nelle province dove permane la Banca d’Italia, e che ora - alla luce delle
aumentate distanze - saranno costretti a veri e propri viaggi per operare ed esercitare
i normali diritti di soci e correntisti.
Purtroppo, constatiamo che in questa circostanza, non si è dimostrata, da
parte della Cassa, la necessaria considerazione verso i soci pensionati e i
correntisti.
E’ infatti grave e sconcertante che il ritardo (a quasi due mesi e mezzo dalla
comunicazione ufficiale della Banca d'Italia) con il quale la CSR sta operando,
affinché siano informati i soci e i correntisti, la maggioranza dei quali è
ancora oggi all’oscuro del destino dei loro rapporti con la Cassa,
nell’imminenza dalle prime trasformazioni in UST.
Altrettanto grave e sconcertante appare l’inerzia da parte delle Direzioni
locali, che pur a conoscenza del calendario stilato dall’Amministrazione, lasciano
nella più assoluta mancanza di informazioni i soci in quiescenza e i familiari
correntisti - compresa la possibilità assicurata in passato di richiedere il
trasferimento del rapporto di conto presso una Rappresentanza più facilmente
raggiungibile in alternativa a quella prefissata.
Quello descritto è un fatto di gravità assoluta, che esemplifica la
“sufficienza” con la quale la spesso vengono trattati interessi e aspettative
di soci e correntisti della Cassa, e sulla quale la scrivente Organizzazione
non mancherà di esprimersi in futuro.
Purtroppo, i disagi sopra descritti sono acuiti dai ritardi storicamente
accumulati e mai affrontati nell’ammodernare il rapporto con i soci, anche mediante
i canali online e informatici.
Ci aspettiamo pertanto che la Cassa rivolga una richiesta serrata (e
pubblica) alla Banca d’Italia affinché assicuri uno sforzo straordinario, in
termini di risorse umane e finanziarie, che consenta in tempi rapidissimi a
ogni correntista e ai soci di svolgere in assoluta autonomia, in remoto, ogni
operazione senza doversi sobbarcare oneri di viaggio del tutto impropri.
Si chiede pertanto, con assoluta urgenza, di dare corso alla più celere e completa opera informativa in merito agli effetti che saranno determinati dalla trasformazione in UST della Filiali, e di dare corso immediato alle necessarie opere di ammodernamento degli strumenti di home-banking a disposizione di tutti i soci e correntisti della Cassa.
Distinti saluti. LA
SEGRETERIA NAZIONALE